Viver vorrei in un castello antico,
di merli incoronato, e di fossato
recinto, grandioso, e con aprico
bosco misterioso d’ogni lato.
In esso sognerei passato vanto,
solo, altero vivrei con il mio canto.
A volte penso invece a un elegante
palazzo in gran cittā tumultuosa.
Teatri, giochi, amori a me davante
svolgendosi, una vita voluttuosa
e varia mi darian. Canterei
ebbro, la gioia, e distratto vivrei…
Seggo nella mia stanza fredda e nuda.
C’č un letto, tavolino e libreria,
due sedie e molte carte in una cruda
imbiancatura… Accanto vive, pia
e raccolta, mia madre, che mi chiede:
– Ti serve niente?… Poi mi guarda e siede
Che mi manca? m’affaccio e vedo il sole,
i libri mi fan savia compagnia,
sento mia madre che consiglia, e vuole
il bene mio, e la grande armonia
m’arriva di Natura… Oh, assai contento
in questa solitudine mi sento.
Versi di Dante
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